Marina Ardito

Qi Gong
Meditazione

Architetto, formata in Geobiologia e in Bioarchitettura, Marina Ardito interessa di divulgazione e ricerca nell'ambito della interazione tra ambiente e organismo biologico.

Marina è formata in Daoyin Yangsheng Gong sotto la guida del maestro Fabio Smolari e del maestro Zhang Jian. Ha seguito presso il Centro Fior di Prugna l'iter di formazione in Qigong Malitang con la maestra Ma Xu Zhou. Si è formata come insegnante di Qigong presso il centro WuXing di Roma diretto dal maestro Gianvittorio Ardito. Segue gli insegnamenti del maestro e monaco taoista Jeffrey Yuen in Qigong e in Medicina Cinese Classica e si è formata come Assistente Spirituale in Cure Palliative con il gruppo Tutto é Vita fondato da Guidalberto Bormolini.

Da molti anni Marina occupa della più ampia divulgazione possibile del Qigong e delle tecniche di Nutrimento Vitale tipiche della tradizione medica cinese (www.daoyin.it) presso centri sociali di quartiere a Firenze, a supporto di una esistenza longeva, attiva, emozionalmente equilibrata, in una ottica di autentica promozione della salute. Ha insegnato Qigong presso il Centro di Medicina Integrata “Tutta Salute” di Empoli, diretto dalla Dott.ssa Clara Tosi ed insegna presso il centro MindfulBody a Fiesole, diretto da Keith Ferrone e dalla Dott,ssa Veronica Santarlasci.

E' una insegnante di Qigong riconosciuta dalla Regione Toscana, iscritta ad OTTO (www.ottoitalia.org) l'Associazione Professionale di riferimento per Tuina Qigong e Tecniche Orientali, in possesso di Attestazione di Qualità dei servizi professionali ai sensi della Legge 4/2013. OTTO aderisce ad ETCMA – Associazione Europea per la Medicina Cinese.

Daoyin e Qigong sono caratterizzati da movimenti morbidi, fluidi e armoniosi, di facile esecuzione e adatti a tutti, studiati fin dall'antichità per facilitare il deflusso dell'energia vitale in tutto il corpo, sciogliere le articolazioni, tonificare ed ossigenare i muscoli, rilassare il sistema nervoso. Gli esercizi sono basati sui “metodi per nutrire la vita” (Yangsheng Gong) di tradizione plurimillenaria, che avevano lo scopo di promuovere una esistenza longeva, salutare e completa dell'essere umano grazie a ricette dietetiche, massaggio, e pratiche di coltivazione di sé come l'arte, la poesia, la meditazione, e l'esercizio fisico. Con “esercizio fisico” si deve qui intendere qualcosa di assai più profondo e complesso di quanto oggi suggerisca il termine.

Il carattere terapeutico del movimento si riconosce già negli Annali delle Primavere e degli Autunni del Maestro Lu compilato in Cina nel 239 a.C. che riporta: “(In tempi antichi) quando il clima era spesso nuvoloso e piovoso e le acque dei fiumi straripavano, tutto diventava umido, lugubre e freddo. Nell'organismo umano si formavano ristagni di sangue e di qi, mentre i muscoli e le ossa si irrigidivano e facevano male. Per questo la gente usava danzare, per dissipare (tali effetti) e per riattivare (la circolazione)”.

La prima testimonianza del termine Dao Yin compare in un capitolo del libro di Zhuang Zi (ca. 369-286 a.C.) Più tardi un commento a quel capitolo (di Li Yi) spiega il termine Dao come “guidare il qi” (Dao Qi) per renderlo armonioso e Yin come tirare il corpo per renderlo soffice. E' interessante come il commento parli di rendere soffice il corpo, come a suggerire che tali esercizi debbano essere gentili e rilassati per ammorbidire giunture e muscoli e favorire la circolazione di sangue e qi. Se questi esercizi fossero troppo vigorosi causerebbero tensioni e rigidità, ostacolando il flusso libero di sangue ed energia, esaurendo il fisico e fallendo nel loro intento.